La cogenerazione è una delle soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica. Negli ultimi anni, si è affermata, soprattutto nel settore industriale, come la tecnologia più utilizzata per il risparmio energetico. Questo grazie, anche, al sistema di incentivi previsti. Infatti, il GSE riconosce, per gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento, l’accesso ai Certificati Bianchi. Una strategia economica prevista per favorire l’implementazione di soluzioni tecnologiche a supporto della transizione energetica e a vantaggio di modelli produttivi più sostenibili.
Cogenerazione: cos’è?
L’efficienza di un impianto di cogenerazione è determinata dalla capacità di produrre, simultaneamente, energia elettrica ed energia termica. Cosa significa? Significa che è possibile generare due forme diverse di energia a partire da un’unica fonte energetica primaria. Per questo motivo, la cogenerazione è la soluzione ideale per i settori industriali che hanno un alto consumo sia di elettricità che di calore (ceramica, carta, alimentare).
Dati alla mano, l’installazione di un impianto di cogenerazione può far conseguire un risparmio anche del 30% sui costi dell’energia. Un risultato che si traduce anche nei termini di una maggiore riduzione delle emissioni di CO2 lungo il processo produttivo.
Impianti di cogenerazione ad alto rendimento
Per agevolare l’utilizzo della cogenerazione come soluzione di efficienza energetica, la legislazione prevede una serie di benefici. Tra questi, ci sono i Certificati Bianchi (TEE) ovvero, i titoli di risparmio energetico negoziabili. Per accedere ai benefici, è necessario installare un impianto di cogenerazione ad alto rendimento (CAR). Al GSE spetta il compito di verificare il rispetto dei requisiti, previsti dalla normativa, per l’identificazione di un impianto CAR. Nello specifico, il CAR è tale se consegue un risparmio di energia primaria superiore, del 10%, rispetto ai valori di riferimento per la produzione di energia elettrica e termica.
CAR: novità dal GSE
Come visto, gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento danno accesso a diversi benefici. Tra i benefici previsti, rientrano i Certificati Bianchi ovvero, i titoli negoziabili che attestano il risparmio energetico conseguito. Al GSE spetta il compito di esaminare le richieste di valutazione preliminare degli impianti non ancora attivi. Par dare il via all’iter, è necessario che l’azienda trasmetta la sua richiesta utilizzando il portale RICOGE. Per farlo, bisogna essere in possesso del codice Censimp generato da Terna, passaggio non semplice che, di fatto, complicava l’accesso all’incentivo.
Per semplificare il processo e agevolare le imprese, una settimana fa il GSE ha previsto un’importante modifica. Adesso, non sarà più necessario essere in possesso del codice Censimp per avviare l’istanza di accesso ai Certificati Bianchi previsti per i CAR.
Un primo passo lungo il più ampio processo di sburocratizzazione dei servizi gestiti dal GSE finalizzati a favorire la transizione energetica.
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