Gli ultimi due anni di pandemia e crisi economica hanno evidenziato un problema che riguarda tutti: la crisi climatica è reale, raggiungere il net-zero emission è necessario. Aziende, governi e cittadini devono unire le forze per contrastare il cambiamento climatico. L’impegno diventa un risultato solo se è comune.
Nell’ultimo anno, molte aziende hanno inserito, tra gli obiettivi strategici, il raggiungimento del target net-zero, l’unico in grado di frenare i cambiamenti climatici. Secondo l’ultimo report di Accenture, il “Reaching net-zero by 2050” , le aziende europee hanno maturato una consapevolezza: la crisi climatica può avere effetti devastanti sull’economia. Urge intervenire. In modo globale.
La scelta delle aziende secondo Accenture
Solo nell’anno 2021, oltre 1000 tra le maggiori società quotate in borsa, hanno fissato l’obiettivo net-zero al 2050 innescando un meccanismo per cui la sostenibilità è identificata come asse portante per uno sviluppo economico competitivo. Secondo il report, il 9% delle aziende europee ha dimezzato le emissioni nell’ultimo decennio grazie ad una definizione chiara del target da raggiungere. Proprio la scelta di gestire il net-zero come priorità strategica innesca un meccanismo virtuoso grazie al quale le organizzazioni riescono a raggiungere gli obiettivi stabiliti. Nonostante questi segnali positivi, è necessario un cambio di passo: serve un’accelerazione radicale soprattutto in settori come petrolifero, automotive, trasporti e logistica.
Il mondo finanziario premia la sostenibilità
Il sistema finanziario lo sa: il cambiamento climatico rappresenta un grande rischio per le economie globali. Gli investimenti vanno fatti perseguendo la logica della sostenibilità. Su questo principio si è allineata la Gfanz (Glasgow Financial Alliance for Net Zero), la coalizione di banche e fondi per il clima: da sola, rappresenta il 40% dei capitali finanziari mondiali. Durante la Cop26, gli aderenti si sono impegnati a adottare le linee guida dettate dalle evidenze scientifiche sul clima: obiettivo, raggiungere il net-zero emission entro la metà del 2050. Raccogliendo capitali da oltre 450 tra banche, assicuratori e gestori patrimoniali in 45 paesi, l’Alleanza si è posta l’obiettivo di supportare le economie verso la neutralità climatica. Il tutto per evitare lo scenario previsto dal Global Risk Report 2022 del World Economic Forum: una riduzione del Pil globale pari ad un sesto generata dalle conseguenze della crisi climatica in corso.
Il ruolo delle Società Benefit e BCorp
È davvero possibile raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica al 2050? Siamo ancora in tempo per invertire la rotta investendo in un futuro sostenibile e a zero emissioni?
Una risposta arriva dalle aziende italiane che, proprio negli ultimi due anni di crisi pandemica ed economica, hanno deciso di investire nel futuro delle prossime generazioni costituendosi come Società Benefit. Sul nostro territorio nazionale, questo fenomeno ha assunto dei connotati sempre più rilevanti: in ogni regione c’è almeno una realtà produttiva che identifica, come prioritari, oltre al profitto, gli aspetti ambientali e sociali. Per statuto, le Società Benefit si impegnano, formalmente, a perseguire obiettivi tali per cui, il proprio lavoro, possa genere un impatto positivo sul territorio. Profitto e bene comune sono posti allo stesso livello. Entrambi sono necessari per lo sviluppo aziendale.
L’escalation di attenzione per le tematiche ambientali ha ridefinito le priorità aziendali rendendo strategici gli obiettivi di sostenibilità invocati dall’Agenda ONU 2030 e dal Green Deal UE. Al di là delle specifiche societarie previste dall’ordinamento italiano, in tutto il mondo continuano a diffondersi le BCorp che, in modo diverso ma complementare, si impegnano a raggiungere alti standard di performance sociale e ambientale. Pena, la perdita della certificazione da parte dell’ente non profit B Lab. In Italia, ad oggi, sono più di 123 le BCorp diffuse su tutto il territorio.
Negli ultimi anni, l’ecosistema Società Benefit/BCorp è maturato generando valore. Virtuoso e condiviso. Un sistema che ha finalmente riconosciuto come prioritario il bene comune, la lotta ai cambiamenti climatici, la costruzione di un modello economico-finanziario circolare.
Oggi, scegliere di diventare una Società Sostenibile significa prendersi un impegno, con le generazioni presenti e quelle future. Significa scegliere di fare la differenza. Significa scegliere di rendere possibile il raggiungimento degli obiettivi di net-zero emission entro il 2050.