La Commissione europea alza l’asticella puntando sempre più su risparmio energetico ed energie rinnovabili. La rivoluzione verde garantirà la crescita economica e la sicurezza del nostro Continente. Con il REPower EU, la Commissione definisce nuovi obiettivi e standard per il raggiungimento della neutralità climatica.
Cos’è il REPower EU
Per rispondere alla crisi energetica in corso e alla stretta dipendenza dal gas russo, l’UE ha stilato un nuovo pacchetto di proposte: il REPower EU. Obiettivo: trasformare il sistema energetico europeo per garantire la sicurezza dei Paesi membri. Al centro delle misure previste dal nuovo Piano c’è il risparmio energetico e l’accelerazione sulle energie rinnovabili. Unite alle strategie di diversificazione dell’approvvigionamento energetico, entrambe le soluzioni faciliteranno la transizione verso la green energy così da sostituire i combustibili fossili nelle case, nell’industria e nella generazione di energia elettrica.
Risparmio energetico
Per far fronte alla crisi energetica e porre un freno ai rincari delle bollette, la Commissione europea ha definito una serie di azioni che puntano sull’efficienza energetica e il risparmio che ne consegue. Riprendendo la direttiva EED contenuta nel pacchetto Fit for 55, Bruxelles ha proposto di alzare al 13% l’obiettivo vincolante di efficienza energetica. Non solo: per massimizzare gli effetti e promuovere una diffusione capillare della cultura dell’efficienza energetica, sono state individuate una serie di misure a supporto degli obiettivi prefissi. Si parte dalla comunicazione: gli Stati membri sono invitati ad avviare delle campagne di sensibilizzazione rivolte a famiglie e industrie. L’altro canale individuato è quello normativo-fiscale: la Commissione propone l’identificazione e l’utilizzo di misure fiscali che incentivino l’adozione delle pratiche per il risparmio energetico.
Ai nuovi obiettivi contribuiranno anche le modifiche della direttiva EPBD sull’efficienza energetica degli edifici oltre all’iniziativa legislativa su ecodesign ed etichettatura energetica. Lo scenario profilato è quello di un’azione coordinata che sia in grado di trasformare, in modo strutturale, il sistema energetico europeo affrontando, contemporaneamente, le due sfide più importanti: la dipendenza energetica e la transizione climatica. Budget di investimento previsto: 210 miliardi di euro.
Accelerazione delle energie rinnovabili
Un altro importante capitolo riguarda le energie rinnovabili. La scelta di abbandonare i combustibili fossili in favore della green energy può funzionare solo se si avvia un’azione concreta
di sviluppo delle energie rinnovabili. Con la nuova Solar Strategy, l’Unione europea vuole aumentare l’obiettivo al 2030 contenuto nel Fit for 55: dal 40% si passa al 45%. Il tutto è fatto per portare la capacità totale di generazione di energia rinnovabile a 1236 GW entro il 2030 , rispetto ai 1067 GW entro il 2030 già previsti dal Fit for 55. Così facendo, Bruxelles punta a sfruttare l’altissimo potenziale dei tetti fotovoltaici. Non solo, fa un ulteriore passo avanti introducendo un obbligo giuridico, graduale, di installazione dei pannelli fotovoltaici. Entro il 2026 l’obbligo riguarderà i nuovi edifici commerciali e pubblici. Per i nuovi edifici residenziali, l’obbligo scatterà dal 2030. Considerata la complessità delle azioni da intraprendere, per semplificare il processo di diffusione delle energie rinnovabili, la Commissione raccomanda, agli Stati membri, la semplificazione degli iter burocratici autorizzativi.
La crisi energetica innescata anche dalla guerra in corso in Ucraina ha evidenziato le debolezze strutturali del Vecchio Continente. Definire un piano strategico per il superamento della dipendenza dai combustibili fossili è necessario per salvaguardare il nostro sistema economico-sociale. Investire in efficienza energetica ed energie rinnovabili è la strada giusta.
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